AFORISMI
PER LA BELLEZZA
Psicologi,
state più attenti al vostro
linguaggio critico: non confondiamo i simboli con i segni allegorici.
W. H.
Auden
Necessitanti
di silenzio e calore,
produciamo freddo e chiasso brutali.
W. H.
Auden
L’arte
è
L’arte
è mito
L’arte
è lotta
L’arte
è settaria
L’arte
lotta con la
tecnica
L’arte
non teme la
scienza. Anzi
L’arte
è un ritardo
dell’ignorare
L’arte
è conoscere
L’arte
è sentire
L’arte
è il capire
L’arte
è sapienza
L’arte
è la grande
menzogna
L’arte
è una crisi
fisiologica
Senza
arte, c’è
patologia
L’arte
è critica
sovvertente. Sempre
L’arte
è un
maggiordomo trasandato
Quando
non si
esprime l’arte è immorale
L’arte
è
provinciale quando si siede
L’arte
non vive di rimbalzi
Possibilità
per
l’arte è l’imperfetto
L’arte
distilla
tutto. Lentamente
Non
esiste morte
dell’arte. Solo suicidio artistico
L’arte
odia la
stupidità
L’arte
ama
l’intelligenza
L’arte
è
antagonista dell’imbecillità
L’arte ri-cerca
L’arte
non
interpreta
L’arte
non si
interpreta
L’arte
è un
trabocchetto
L’arte
è un
aggeggio con un termostato e un termometro
Apollo e
Dioniso sono
simultanei
L’arte
è
demolitrice
L’arte
è violenta
L’arte
è spietata
L’arte
è crudele
L’arte
è un suicidio.
Lentissimo
L’arte
consuma.
Tutto
L’arte
è un mito
duro a morire
L’arte
è una
ubriacatura
L’arte
non va alla
moda. Ma s’imbelletta
L’arte
è la
disperazione dell’uomo
L’arte
è una magia.
Senza maghi
L’arte
è un gioco terribilis
L’arte
è un salvadanaio.
Bucato
L’arte
non è un
digestivo
L’arte
non è un
ansiolitico
L’arte
non è un
aspirapolvere
L’arte
è un
battitappeto
L’arte
è un
rubinetto che spande. Sempre
L’arte
non ha
niente a che fare con i burocrati e i bottegai
L’arte
è una
profezia. Senza profeti
L’arte
anticipa la
storia
L’arte
è la
differenza
L’arte
è ordine
L’arte
odia il caos
L’arte
si oppone
alla morale corrente
L’arte
è senza
storia
La
storia dell’arte
non ha niente a che fare con l’arte
L’arte
è la
necessità di non morire
L’arte
è strategica
L’arte
non si
accontenta delle tattiche
L’arte
non è
diplomazia
L’arte
è arte
dell’idee
Pochissimi
i
narratori tra troppi romanzieri. Inutili
Le
schegge se non
son rottami, si organizzano in figure
Arte e
poesia si
sono impantanate nel significante
La
figura si oppone
all’immagine
L’immagine
è
allegorica. Al massimo
La
figura è
simbolo. Se tale
L’arte
concreta non
è mai esistita
L’arte
è sempre
stata e sempre sarà astratta
L’opera
d’arte,
uscita dal laboratorio, è al ludibrio delle genti
L’opera
d’arte non
è del mondo
La
povertà
lessicale conduce all’autoritarismo
Chi si
ferma al
linguaggio, perde la lingua
La
tecnica è
gentile perché subdola. L’arte no
Le
esplosioni
allontanano i voli maestosi
La
maestà è
nell’ordito del desiderio
Attenzione
e
impazienza
Noi
possiamo
l’Inizio, non l’Origine
Il
chiaroscuro è
arroganza verso l’eternità
Se lo
spasmo non si
apre ad opera d’arte, è mortale
Stringere
il senso
per allargarsi al significato
L’arte
è una
Immobilità.
Fissità
è morte
L’arroganza
del
gridato artistico
Senza
pigrizia
niente arte
La
pigrizia è a
guardia dell’intelligenza
Senza il
sentire
artistico non c’è visione artistica
L’indecenza
di non
avere il senso del limite
Senza un
poco di
indecenza non si è decenti
L’arte
è mutazione
Il
trauma è una
possibilità dell’arte
Se si
è
indifferenti ad un trauma, nessuna presenza
Riprendere
la via
ascendente che, dispettoso, ha tracciato Duchamp
Recuperare
l’oralità perché la scrittura si rinnovi
Oralità
come
oracolarità
La
cultura orale
non ha niente a che fare con la filosofia della chiacchiera
Solo
artisti che sono quello che fanno e danno.
Niente classificazioni
L’arte
è sempre e
solo drammatica
Se
l’arte si ferma
alla tragedia non è risolta
Il
grande tranello
artisticopoetico è la metafora
Niente
di meno
artistico dell’aggettivo
Mito
è significato
Trovato
il
significato, si ricomincia per le sue varianti
L’interpretazione
attiene alle varianti del significato
Ricasso
ha
trasformato il manierismo in classicismo
Duchamp
ha ucciso i
sensi per favorire la poesia dell’arte
L’elaborazione
non
è sufficiente all’arte
Neppure
la
trasformazione
L’arte
è
trasfigurazione
Dopo
Nietzsche e
Duchamp l’artepoesia deve ancora venire
Se
un’opera vibra, è opera d’arte
In arte
tutto è
concesso tranne il misterioso
Mistericamente
avviene poesia
Non
confondere
l’opera con l’autore.
I poeti
amano la
luce.
La
critica non
esiste. Esiste il senso critico.
Poesia
si fa a
dispetto di tutto, non del Tutto.
Opera
non è
operazione.
La
poesia è utile.
La luce
non
abbaglia.
Date
tutte le
risposte, poesia cambia le domande.
Per il
poeta la
domanda rimane la medesima.
Domanda
non è mai
senza risposta.
Poesia
non ama
l’autobiografia.
Poesia
chiede il
grande gesto singolare.
Poesia
è voce di
coro. Come pittura.
Il
significato si
nasconde nel modo dell’opera.
Poeta
fallisce,
poesia no.
Parola
è solo
segno?
L’opera
d’arte non
comunica, trasferisce significati.
La luce
illumina il
baratro del poeta.
Il
destino
dell’uomo, sua gloria e dannazione, è la ricreazione della
bellezza.
Hegel
è un brothoi.
Hegel
non ha capito
la poesia.
Paura e
noia sono
nemici della poesia, al contrario del digiuno.
Oggetto
artistico.
Una falsificazione.
Quando
si perde il
simbolo, nasce metafora.
Metafora:
il grande
inganno.
La
verità non si
interpreta. Piuttosto infischiarsene.
Stiamo
lasciando il
tempo della povertà?
Che
sarà di noi se
non avremo un pensiero pietoso?
Pensare
è domandare
pietoso.
Le
lusinghe
fascinose dell’ombra.
La
realtà alla
sociologia, il reale alla poesia.
Lutero
codifica la
relatività della verità.
L’uomo
recita, il
poeta no.
Poeta
inventa per
creare.
Creare
è trovare?
Poesia
è
riconoscimento di una relazione.
Tra il
1945 e il
1964 una moria di pittori. Tra il 1945 e il 1968 quella dei poeti.
Poesia e
giustezza
di un atto.
La
giustezza sa
misurare il negativo e il positivo.
Poesia
è amata
quando dà significato alla vita.
Aristotele
ha
codificato l’arte totalitaria.
Poesia
non è un
diritto, è un dovere.
Poesia
difende dai
tumori dell’io.
Poesia
non ama
Cartesio.
L’accidente
è la
tecnica. Talora incidente.
La
parola non ha
referente.
Poesia
non s’avvale
del libero arbitrio.
L’indicazione
di
Duchamp.
Dopo
Duchamp l’arte
deve ancora succedere.
Oggetto
d’arte non
è opera d’arte.
Opera
d’arte è
relazione riuscita.
Poesia
è fine e
mezzo.
Conoscere
è
insufficiente.
Sapere
è credere.
Poesia e
pittura
narrano del reale.
Europa
necessita di
innovazione, Occidente di tradizione.
Matisse
è uno,
Picasso due.
Picasso
è uno, Pollock
due.
Dalì
è uno, Warhol
due.
Duchamp
è
parimpari, De Stael uno.
Tempo e
spazio non
sono categorie. Sono sentimenti.
Una
lingua adeguata
al tempo e ai costumi salva il linguaggio e il vivere civico.
Un
linguaggio si
tiene alla storia, una lingua alla poesia.
Artista
è uomo di
san(t)ità.
Bruce
Spreesting ha
ridato valore all’individualità. Dopo
Beetles e Rolling Stones.
Gli
uomini hanno
corretto dio. Rimane l’Eterno.
Bellezza
è
inattingibile, non incomprensibile.
Dal
pitturare le
facciate delle città, riprende vitalità e vita pittura.
Poca
poesia usa il
concime.
La
misura tra “il
che cosa “ e “il come “ indica Arte/Poesia.
Tra
oscurità e
chiarezza la misura della Poesia/ Arte.
Architettura
senza
pittura e scultura è incompleta. E viceversa.
Alla
domanda che
cosa è la cultura Camus rispose: la bontà. Io avrei
risposto: la giustizia.
L’Origine
è
parimpari, L’Inizio uno.
Riprendo rivedo
correggo, aggiungo di nuovi, aforismi scritti tra il 1968 e il 1978,
pubblicati
nel 1979 sulla rivista di filosofia “Filosofia Oggi, quindi pubblicati
in
volume, nel 1997, da Campanotto. Ringrazio direttore ed editore.
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