non confondere
l’opera con l’autore.
il poeta
ama la luce. Come il pittore.
la castrazione
del critico è la sua lussuria.
non tutti
i critici sono castrati. Alcuni solo ridicoli.
il poeta
è il critico autentico dell’opera sua ed altrui.
la critica
non esiste, esiste il senso critico.
nel cinema
non emozioni, ma significati. Se il cinema vuol essere forma d’arte.
poesia
non ama muffe ed archivi.
poesia
si meraviglia sempre. Della vita e di se stessa.
poesia è
fedeltà. A se stessa.
poesia
è imprevedibile stravolgimento.
atto ed
azione si distinguono nel procedere creativo.
poesia si
fa’ a dispetto di tutto, non del Tutto.
poesia
è coerente al suo presente.
coerenza
è vedere gli autentici rapporti tra le cose.
poesia è
ossimoro.
operazione
non è opera.
la luce
non abbaglia.
facendo
arte, l’artista si raschia e si rischiara.
più
il poeta fa’chiaro, più sta in ombra.
poesia
e pittura, guardando al passato e al futuro, costituiscono il presente.
date tutte
le risposte, poesia cambia le domande.
per il
poeta la domanda rimane la stessa.
in arte
e in poesia domanda non è mai senza risposta.
in arte
e in poesia domanda si ripresenta senza risposta. Sempre.
arte e
poesia non amano l’autobiografia.
arte e
poesia non soggiacciono alle norme elaborate dall’artista.
arte e poesia
quando comunicano solo sono inautentiche. Storicizzate.
arte e
poesia difendono e custodiscono l’identità culturale-spirituale
del singolo e della comunità.
in campo
artistico-poetico il lavoro di gruppo è solo propedeutico.
arte e poesia
chiedono il grande gesto singolare.
poesia
è voce di un coro. Come pittura.
il
significato
si nasconde nel modo dell’opera.
poeta fallisce,
poesia no.
arte e
poesia: per esistere amoroso distacco; per resistere amoroso disincanto.
se poesia
non tenta l’inarrivabile, non trova l’Origine per l’agire.
il significato
è inattingibile: la spinta dell’azione e dell’atto
artistico-poetico.
parola
è solo segno?
poeta si
illude del progetto per la luce.
la luce
illumina il limite dell’artista e del poeta.
poesia
vive nella luce.
per il
poeta la domanda è sempre la stessa.
nell’arte,
la domanda rimane senza risposta, nonostante ogni risposta.
né
Hegel né Kierkegaard hanno risolto la contraddizione storia /
eternità.
Nietzsche
intuisce la risoluzione della contraddizione radicale.
Plotino
apre alla creazione, ancora impaurito dalla natura.
il
cattolicesimo
ha chiuso Nietzsche in una tassonomia. Dimenticandosene.
il destino
dell’uomo è la ricreazione della bellezza.
l’estasi
cristiana è il dionisiaco secondo significato.
Kant è
responsabile del relativismo e del conseguente nichilismo poetico /
pensante.
Con il gusto per un giudizio estetico personale. Se poi si lega a
Lutero
sappiamo da dove l’attuale disordine della cultura e della
civiltà
europee.
Hegel ha
storicizzato l’arte. Da qui la crisi della modernità.
Hegel
fa parte dei brothoi.
Hegel
non ha capito la poesia.
arte e
poesia sono oggi imbrigliate tra tecnologia e tradizione. Talora ne
è
consapevole architettura.
quando un’opera
d’arte si traspone cine-televisivamente, abbiamo un oggetto artistico,
per lo più
una
falsificazione.
freddo
e paura mai hanno ben disposto il poeta e il pittore. Al contrario del
digiuno.
da quella
società culturale che comporrà azione con legge,
riprenderà
poesia.
è
necessario un sacrificio cruciale per riportare poesia sulla terra.
quando
si perde il simbolo, nasce la metafora.
metafora:
la grande menzogna.
la moda
si appropria della parola “arte“ approfittando della confusione
culturale
ed artistica, per legittimare nobilmente una speculazione finanziaria
del
gusto, che è appunto moda.
la musica
ha senso ma non significato. Dopo il canto gregoriano.
l’autentico
non confonde liberazione con libertà. La prima è storica,
la seconda metafisica.
la
verità
non si interpreta. Piuttosto infischiarsene.
stiamo
lasciando il tempo della povertà?
che cosa
sarà di noi se non avremo un pensiero pietoso?
filosofia
è precettistica. Quando definisce.
pensare
è domandare pietoso.
oltre i
cent’anni “la storia” è mito o mito-logia / grafia.
la storia
che rimane è quella singolare.
poesia
si gioca tra reale ed improbabile.
la bellezza
non è sciocca. Tanto meno stupida.
la bellezza
è tridimensionale. Come l’etica.
la bellezza
è spessa.
affascinante
è l’ombra dell’ente.
la
realtà
alla sociologica, alla poesia il reale.
autenticità
(dice) tradizione, originalità (dice) avanguardia: coniugare.
nella relazione
riuscita prevale la Bellezza.
dopo
Nietzsche
e Duchamp non più filosofia dell’essenza, ma essenziale
domandare
senza sapere niente su chi e cosa si domanda. Così si
aprirà
“la cosa“.
Lutero
ha codificato la relativizzazione della verità.
Lutero Kant
Hegel: tre materialisti religiosi.
pensare
/ poetare
: sentendo il che senza sapere, cercando di saperlo.
poetare
/ pensare
dalla pop
art la pittura occidentale è animalità. E la pittura
italiana
/ europea si è trovata al bivio.
dopo Giotto
nella pittura italiana all’idea di eternità si sostituisce il
concetto
di tempo. L’inizio della sua profanazione.
la pittura
europea: da Duchamp / Picasso ricordandosi dei mosaici e dei graffiti.
la pittura
italiana: da Ravenna ricordandosi di Giotto, Burri, Fontana.
la pittura
francese: da Cèzanne ricordandosi di Duchamp / Picasso.
la pittura
inglese: da Turner ricordandosi di Bacon.
la pittura
tedesca: da Boecklin / Friedrich ricordandosi di Schwitters.
la pittura
spagnola: da Velasquez ricordandosi di Dalì / Mirò.
l’arte come
la poesia non sono un rito: sono con-celebrazioni.
il
cristianesimo
non è filosofia, ma stile di vita. Azione creante.
il cinema
è la forma di sociologia meno noiosa.
arte e poesia
cercano che cosa sia oltre la bellezza. Per ricucire cosa a bellezza.
poesia
è manifestazione di una gloria che passa per dolore e noia.
Shakespeare
/ Amleto: il percorso di un’anima totale.
vivere tranquillamente
l’inquietudine dell’esistere.
la storia
non esiste, esiste il senso storico.
la critica
d’arte non esiste, esiste l’arte.
Christy
Brown sostiene che esistono due generi di pittura: la religiosa e
quella
da circo. Opere d’arte ed artisti lo confermano.
molti
sottovalutano
la forza della poesia.
l’uomo
recita, il poeta no.
poesia è
una lenta uscita di scena.
più
l’opera d’arte è autentica, più l’artista scompare.
l’ente
si vuole essere: dalla recita all’autentico.
poeti e
artisti sanno che ogni uomo può diventare omphalos mundi e che
la
maggior parte di essi
non lo
vuole.
poeta inventa
per creare.
creare
è trovare?
da sempre
(di più dopo Nietzche-Duchamp) poesia e arte cercano la
giustezza
tra verità e bellezza.
la filosofia
dell’Occidente, dimissionaria l’Europa, è somma tridimensionale:
quella cristiana di lingua latina; quella luterana di lingua germanica,
quella anglicana di lingua anglosassone. La prima è il tentativo
di accordare il reale all’invisibile; la seconda è il tentativo
di consacrare la storicizzazione della verità; la terza è
il tentativo di dare significato alla sfera pragmatico-tecnica. Il
tutto,
mescolato o no, comunque irregimentato in un linguaggio topico, in una
retorica chiusa, è diventato una strategia per dominare
l’uomo.
poesia è
giustezza di un’azione. Come l’arte.
quando
finirà la lingua mitosimbolica finirà il mondo. Quando
poesia
non potrà più essere, il mondo finirà per
volontà
di chi da sempre tenta di farla tacere. Per onnipotenza di malizia: la
distruzione.
poesia
e guerra sono la contraddizione distintiva dell’uomo. Gloria e
dannazione.
poesia
è riconoscimento.
riconoscere
è lo sforzo continuo della poesia.
riconoscere
le energie profonde e sintetizzarle in uno stile di vita.
poesia
significa vita.
l’opera
d’arte è risoluzione per giustezza.
il giusto
sa misurare il sì e il no.
pittore
e poeta per essere felici sono giusti.
l’artista
si dibatte tra lavoro e occupazione.
si ama
l’arte quando si sente che da significato alla vita.
poesia
può essere tutto, non assurdità.
l’artista
desidera che pensiero sia immediatamente azione, ovvero miracolo.
poesia
detesta la mancanza di senso altro.
il potere
è la mancanza di senso altro.
miracolo
/ poesia: una possibilità non assurda.
la “storia”
è la scrittura del conflitto tra la vis boni (che desidera
allargarsi
a tutti gli enti)
e la vis
mali (che vuole la differenza / divisione tra gli enti).
Aristotele
ha codificato l’arte del potere.
la cultura
pagana non ha niente a che fare con il cristianesimo.
per i molti
l’arte e la poesia sono il diritto dell’emozione.
dopo il
1945 e il 1964, i più dei pittori sono morti. Dopo il 1945 e il
1968, i più dei poeti sono morti.
la 48 °
e la 49° Biennale di Venezia hanno sancito il desiderio di pittura.
Siamo già in ritardo, continuando a presentare paccottiglia e
pietose
ripetizioni.
poesia
difende dai grovigli dell’io.
meta –
fisica è morta? Certo lo è filosofia.
poesia è
relazione.
poesia
è un dovere.
poesia
è concretare la sostanza delle cose.
tra accidente
e sostanza la lotta della poesia e dell’arte.
parole
autentiche per dire il permanente attraverso gli accidenti.
se corpo
non è corporeità, tecnica non è arte.
relazionarsi
con lo spirituale per recuperare gli accidenti.
muore la
corporeità, non il corpo anch’esso spirituale. Nessuna
differenza
tra anima e corpo.
adeguandosi
al grande disegno ogni ente si compie nel proprio “essenziale”.
il vero
dell’arte e della poesia sta “nell’occhio che vede”.
l’arte
e la poesia districano i significati dal contingente.
l’arte
e la poesia attestano la materia attraverso le invenzioni formali. Alla
scoperta della forma.
Sartre conduce
lo storicismo al nichilismo, assoggettando l’essenza all’esperienza.
prima poesia,
poi esperienza.
arte e
poesia nascono da una cultura orale. Identità singolare e
plurale
di miti e dei riti celebranti una certa civiltà in un certo
tempo.
il senso
storico possiede l’ironia del relativo, non lo storicismo e la
filologia
che sono prepotenza, quindi ignoranza.
arte e
poesia non sono mai ingenue. Sempre ironiche.
ironia
è segno di cultura autentica. Quindi possibilità di arte
e di poesia.
semplicità
non è ingenuità.
arte e
poesia dicono quello che è ancora valido tramandare.
poesia
e arte non imitano la rex extensa.
avere un
disegno o no, distingue la poeticità dalla anti-poeticità.
poesia
non cerca e non dice emozioni.
poesia
stimola ricerca radicale.
l’accidente
è la tecnica.
poesia
non confonde il buono con il bello.
poesia
metabolizza la paura l’ansia l’angoscia la noia e la gloria.
poesia è
un frullatore.
quel che
rimane d’arte e di poesia è l’effetto di un gesto iniziale.
poesia
rende semplice il complicato.
poesia porta
l’esperienza al limite del dramma. Per capirla.
i suicidi
dei pittori e dei poeti testimoniano la nulla importanza della
personalità
in ambito creativo-poetico.
della parola
sappiamo l’Origine.
la parola
non ha referente.
Wittgenstein
e Heidegger non sono stati ricercatori, solo osservatori.
classico
è creazione di uno stile di vita.
il ribelle
è classico.
ribellarsi
non è mai uno stile di vita.
ribellarsi
è confusione.
il ribelle
cerca la giustezza del mondo.
classicismo
è una moda del classico.
arte e
poesia sono un continuo caricare / scaricare energia.
dall’esistenza
alla vita: questa la poesia (l’arte).
arte e
poesia sono massima libertà rigorosa.
poeta non
scopre, crea.
lo scoprire
è della scienza, il creare della poesia.
l’intuizione
non regge il tempo, l’idea regge la storia.
tutto inizia
dall’esperienza del reale.
senza mediare
tra intuizione / espressione, Croce ha pre-messo la
modernità.
contraddicendosi,
poesia supera ogni contraddetto.
poesia
e pittura: l’intuizione è solo un momento.
la “grande
intuizione” di Poe si legge idea poetica.
tra mente
ed oggetto nessuna rigorosa distinzione.
la mente
desidera conoscere l’oggetto; l’oggetto desidera conoscere la mente.
natura non
è né bella né significativa.
le cose
del mondo derivano dalla possibilità di vita che è l’atto
dell’iddio.
arte e
poesia non sono intenzionalità.
poesia è
discorso del cuore e della mente.
Platone
e Aristotele sono dei precettori. Moralisti.
Plotino
sottopone l’arte alla natura.
la caratteristica
dell’artista sta nella capacità di dipingere ciò che
Braque
chiamava “intenzione”.
poesia
è desiderio rigoroso e passione necessaria.
il poeta
è il più scaltro degli ingenui.
il poeta
si consegna al permanente discutendo col pubblico suo.
poesia
non tradisce, poeta sì.
arte e
poesia sono un percorso dell’intelligenza, le cui tappe sono le
indagini
e i tentativi, quelli che dico “frammenti organici”.
poesia indaga.
talento
di tutti, intelligenza ed ingegno no.
l’intelligenza
distingue poesia.
l’oggetto
è una scelta dell’intelligenza.
Picasso
ha sempre beffato “il pubblico”. Ascoltandolo.
nessun
artista, nessun poeta si avvale del libero arbitrio.
Dalì
fa’ emergere le contraddizioni dell’arte.
non sapere
che cosa sia arte e poesia fa bene agli autori.
i
procedimenti
pittorici e scritturali non possono essere delusi.
Duchamp
non è pittore. Uno stratega per il futuro.
forme
autentiche
e originali per il Tempo Nuovo.
poesia
è il fine e la fine di ogni opera d’arte, di ogni artista, di
ogni
poeta.
oggi pittura
e poesia trattano del corpo, presentandone solo il senso, perduto il
significato.
Ma sappiamo, e non dobbiamo nasconderlo, che opera d’arte è
presenza
di senso e significato.
arte e
poesia: reinventarsi per gareggiare con la nuova rivoluzione
scientifica.
oralità
della telematica e precettistica della cultura scritta: dalle loro
contraddizioni
la nascita della cultura nuova.
oggi pittura
e poesia sono accidentali.
dopo anni
di appiattimento di conformismi e di truffe culturali, tempo di
autenticità
e originalità necessita per la rinascita e il riscatto della
pittura
e della poesia italiana ed europea.
il cinema
è l’ellenismo del romanzo ottocentesco.
c’è
forma d’arte quando c’è narrazione di idea.
idea non
è esclusività del razionalismo logico.
oggetto
d’arte non è opera d’arte.
opera d’arte
è relazione riuscita.
poesia
e pittura non morranno nonostante l’infiltrazione di tecniche e
modalità
improprie.
l’autentica
tradizione europea resiste nonostante i profeti e gli apostoli neri.
tra precetti
e consolatorie, l’ideare poetico.
poeta ed
artista sono determinazioni diversi e simili.
pittore
e poeta trasfigurano idea in forma.
arte e
poesia necessitano di silenzio per riprendere il respiro della loro
fisicità.
Per poter ancora dire.
basta coi
cataloghi, con le riproduzioni patinate, con i “bei sillogismi”. Senza
le opere si uccide l’arte.
agendo con
la forza della pietra la salvezza della pittura e della poesia.
occorrono
nuovi luoghi per l’arte e la poesia: le case della bellezza.
fotografia
è imitazione della pittura.
la velocità,
criterio del cinema, pone il suo imbarbarimento: la televisione.
le belle
cose che abbiamo fatto, non le perderemo mai.
nessuna
dialettica illuderà l’iddio.
gira e rigira
l’uomo ricerca il permanente.
ogni pensare
creativo perviene a discorso teologico.
l’ente
tenta l’unitario per dialettiche binarie. Qui il dramma.
poesia e
arte sono il fulcro della nuova trasformazione sociale.
poesia
ed arte sono fine e mezzo.
poesia
e arte narrano il reale, non della realtà.
poesia e
arte se non cercano il fuoco, non sono di sangue.
poesia
e arte si disinteressano del verosimile.
poesia
e arte non amano generi modelli e norme fisse.
poesia e
arte sono il fulcro della nuova trasformazione sociale.
creazione
di un’opera d’arte: in vero la sensibilizzazione di un pensiero.
ogni opera
d’arte è l’impronta digitale dell’autore. La totalità di
esse la sua vera autobiografia.
conoscere
è insufficiente.
sapere
è credere.
assimilare
l’anima di un’opera d’arte e dell’artista.
colto il
capolavoro, l’artista assume uno “strano pallore”.
operare
è pensare nell’intelligenza.
capire
è ricominciare daccapo.
inganno
e malizia fu: non curarti del prossimo, ma del lontano.
arte e
poesia conferiranno l’anima alla futura era cibernetica.
elogio
della lentezza.
Europa necessita
di innovazione, Occidente di tradizione.
Kandinsky
è uno; Picasso due.
arte e
poesia non sono un lavoro.
poesia e
arte dicono la fecondità della memoria e la pericolosità
dei ricordi.
poesia
e arte testimoniano la realtà della morte e l’inesistenza dei
morti.
potere
è tacere, cultura è dire. La verità delle cose.
nell’arte
nella scienza nella religione contano le opere.
poeti
sacerdoti
artisti scienziati talora tradiscono, ma arte scienza poesia iddio
resistono.
gli enti
luccicano, gli esseri risplendono.
poesia e
arte sono due cose distinte e simili.
tutte le
persone saranno poeti.
l’origine
è uno, l’inizio due.
L’Europa
si distingue dall’Occidente. Europa è una relazione che deve
diventare
relazione riuscita, riconosciute la propria nascita e storia ovvero la
propria identità, tentando la risoluzione della
molteplicità
in unificazione, non lasciandosi schiacciare dal passato, vivendo il
presente,
ogni giorno, come un futuro. Europa è sintesi. E tempo è
pronto perché Europa (con Inghilterra e Russia) riprenda il
lungo
e difficile cammino per una autentica e nuova identità
spirituale
e culturale (quindi politica e sociale) per collocarsi quale mediazione
tra Occidente ed Oriente.
Non sprecare
più le periodiche occasioni che si presentano agli uomini
d’Europa
per essere
luoghi
dell’intelligenza creativa.
Che l’Europa
si inventi forma nuova di se stessa, commisurando all’attuale
rivoluzione
scientifica bellezza e giustezza.
1999 – 2000