VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
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Direttore: Emilio Piccolo



Sans passion il n'y a pas d'art

Calamus
Xenia


Nuvole e Alessia
di Raffaele Piazza


1
Da dove tu sei, in via Petrarca,
vedi la stessa nuvola, mi dici,
nel mio da Piazza Dante
scorgerla e
 
2
il telefono a unirci in voci
nel coro di questo postmoderno
occidentale. dici la nuvola
si sfiocca in forma di cavallo
candido il cielo sopra Napoli e
 
3
sarebbe bello se fosse Roma
o Firenze, mia Alessia rosavestita
come le nuvole di Ischia della
villeggiatura duale delle conchiglie e
 
4
oltre le cabine telefoniche incielate
dove ridesti come una donna
a inizio primavera nel deserto
riseminato che ora è il segreto
giardino e
 
5
non chiedermi, Alessia, tra i campi
di grano profani se è solo un azzurro
ad accentuare la voglia nel fieno
l’incanto duale e poi viene la nuvola
in forma di pesce, nuvole, nuvolette e
 
6
piove, Alessia, amniotica pioggia
sul tuo grembo per redenzioni
ad ogni passo e resurrezioni e c’è
dio che cammina in lontananza e
 
7
invita alla gioia, che poi ne sporga
anche felicità per quella foglia
d’alloro sul tuo braccio che prendo
per un erbario nuovo, dopo quello
archiviato per le teche e
 
8
dietro la densità dell’aria in  splendore
del tuo volto, Alessia, attimi fantastici
e spicchi di melarancia sul tuo amore
di viso di madonna barocca
in un incrocio di forme, a iridarti
degli occhi la bellezza ad estendersi
in quel bianco agglutinato e
 
9
allo sguardo dove traspare di fiume un greto
e di scalinata un’altra nuvola, stavolta
grandiosa che ci ingloba in un’unica
messe che dà pane in salite fino al cielo e
 
10
vedi, Alessia, sgronderà la pioggia e il tuo
di gioia pianto bagnerà i miei occhi per seminare
pari a lente per della nuvola la forma
mutarla da geranio in rosa.


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