VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
Electronic Center of Arts

Direttore: Emilio Piccolo


Sans passion il n'y a pas d'art


Calamus
Almanacco di poesia


Paolo Valesio

   

 

1. Picnic
Trinculo: - “Miglior cosa da farsi
è scivolare sotto il suo gabbano”

(William Shakespeare, La Tempesta II, 2)
 


E' poi semplicemente
un pranzo alla fortuna della pentola
ogni invitato porta
la propria qualcosina -
per le poche famiglie e non famiglie
che semplicemente eroiche
consumano la vita lungo I margini
di quel quasi-privato vialetto.
Sul terrazzo dei Brent (neosposati
senza figli)
ondoso di sole
nel bellagio di luglio
sopraggiunge seconda dei previsti
la moglie dell'avvocato
che è stata sua segretaria
con una dei loro due figli
che anche se grandicella fa la timida
nicchia e si rannicchia
dietro la sottana della mamma
che è vestita a gabbana
molto a fiorami
un po' figlia dei fiori
minuta donna magra non più giovane
la sua bambina vuole
nascondersi davvero
il giuoco della sua timidità
divien selvaggio
la bambina trasforma la madre
in un corpo composito
vuole scavare un tunnel
di talpa che la collochi al riparo
dal sole e dalla vita intollerabile
solleva la stanella,della donna
e le si Infila sotto --
“Quattro gambe e due voci:
o mostro delicato” --
uno spiracolo di carne
nel sole meriggiante
la signora non porta lingerìa
sarebbe una banale svelazione
ma l'attimità
la trascendentalizza
poiché le cosce piccole
strette toste brune
cosce di gatta
cosce di madre-in-figlia
vivono solo in questo lampeggiare
di magnesio-ricordo
sarebbero anche potute
non essere accadute
ma da quelle due gote basse --
appena screziate di luce
nell'ombra e svolìo
della,gonna largo-piegata --
l'occhio risale al viso
corto pulito nudo fino all'osso
degli zigomi e tempie
il viso duro di colei che sa
come ogni lineamento la tradisca
nella sua originaria povertà
e questa sua asprezza e malfidanza
divengono il suo fascino --
la non-avvenente
può essere felinamante --
che però si riserba
(e in questa costrizione è la migliore
sua scommessa sopra il desiderio)
per lo sposo avvocato squadrato
che arriva con la sua camicia a scacchi
aleggiante sbottonata
su maglietta e calzoncini
Impugnando a sorso
la bottiglietta della birra “lite”
tenendo per mano
l'altro figliolo
mentre ronza un aereo.alto nel cielo
trascinandosi dietro uno striscione --
di non facile decifrazione
perché bisogna leggerlo al rovescio --
quale sarà il messaggio?
Ma la mental domanda degli alcuni
(adesso son venuti quasi tutti)
è pigra incoativa
vagamente ottativa
e non desiderosa di risposta:
la cupola del cielo è più leggibile
delle parole sfrangiate.
 

2. You’re dead

Tassi slabbrato sbalzato
nell'ora-contro di un meriggio grigio
nella più grigia parte
d'una città piccola
che è tutta periferia
(un orto, dove le vite
fioriscono inattese).
Guardo le spalle, larghe-nuotanti
dentro una vasta canottiera nera,
del ragazzo alla guida: corpo bruno
che si trova ai confini di due razze.
Nemmeno una parola, tra di noi.
Dalla centrale, la voce
della telefonista è già tre volte emersa
parlando a qualche altro guidatore
sopra il frusciar di rovi
dei piccoli
turbamenti elettrici
dentro la bocca del microfono:
“Sei morto”, sta dicendo, “tu sei morto”
senza cambiare il proprio mono-tòno.
Mentre gli tendo i soldi della corsa
e le mani s'incrociano sul dosso
dello sventrato schienale, gli dico:
“Spero che la telefonista stia scherzando”
(e anch'io vorrei scherzare - ma la voce
vien fuori trepidante).
Lui mi sogguarda scuro e diffidente
(orgoglioso timore del povero
di esser beffato
da ogni parola inattesa).
ma poi capisce che non ho malizia
e un sorriso gli spacca la faccia:
“Ma no - è un'espressione
che usiamo noi; 'Sei morto' vuole dire:
'Il cliente ha cambiato i suoi progetti
e questa corsa tu
non la devi far più'.”
0 fratello, adesso sono a terra
e guardo la strada ferrigna,
turbato:
Per guadagnarti il pane della vita
sei stretto a parole brutali
che anche se non vogliono
intombano la morte in se stesse.
Io mi guadagno il pane della vita
cantando i valori della vita.
Ma tu adesso, in tua fatica e fretta,
mi costringi a guardare in me stesso
più duramente (come
in uno specchio dell'alba
quando il viso, già stanco, non è pronto);
mi costringi a guardarmi come un fioco,
soffocato giullare.
 

3. Biglietto dell’eremita  

Vivendo nel modo che vivo
(come una dura
pianta aggrappata
cosi che il viandante sviato
distingue a mala pena
se sia lei a donare i suoi succhi
alla roccia o se è questa
che In un suo modo silente
nutre la pianta)
i ricordi m'insorgono di colpo
come amici che passano
cosi di vento di corsa
da apparire quasi minacciosi
 

4. The hermit’s card  

Living as I do
(like a hardened plant
clinging
so that the distracted traveler
hardly can tell
it the plant is giving its sap
to the stone or it the stone
in its own silent way
is nourishing it)
the memorìes suddenly leap out
líkefriends passing
so much like the wind rushing
to appear almost threatening.
Translations by Graziella Sidoli
 

5. Ripensando una città  

A Napoli la luce solamente
è divina; perché:
le chiese sono chiuse
le piante, assenti
le pietre, morte
le donne, pallide
(ma belle d'una gualcita
e corrugata bellezza)
gli uomini, lontani oscuramente
(e per questo li sento tutti amici).
 

6. Rethinking a city 

In Naples the.light only
is divine, because:
the churches are closed
the trees, missing
the stones, dead
the women, pale
(but beautitul, of a weary
and frowning beauty)
the men, darkly distant
(and so I feel they are all triends). 

Translations by Graziella Sidoli  

7. Velamento  

La neve è alle porte di Roma:
su queste
presepiali colline lo scialle
levissimo
serve solo a contrario: a ricordare
che la vita sottesa può essere
ancora e sempre ardente.
 

8. Veiling  

The snow is at Rome’s ancient gates:
upon these
crèche-like hills the shawl
so very sheer
has a reverse purpose: to recall
the life beneath that can be
now and always ablaze.

Translations by Graziella Sidoli  

9. E poi
 

Vi sono poi momenti intervallati -
quando Il silenzio è profondato
lungo l'arco di ore addensato
dolce-cuscino-velluto, oscurato:
sotto un Istante. improvviso
tutta la casa si scuote
col brivido leggero
d'un uccello che scrolla la pioggia.
 

10. And then  

And then there. are moments paused -
when silance is deeponed
along the arch of hours thickened
sweet-cushion-volvet, and darkened:
beneath a sudden instant
the entire house quakes
with the slight quivering
of a bird shaking oft the rain. 

Translations by Graziella Sidoli 

11. Vento d’estate 

Vibrano,
piccole foglie in pizzo in pizzo
(ogni una è la coda del suo ramo).
Somigliano ad uccelli-colibrì
follemente arrovesciati
in una capriola a becco in giù.
 

12. Summer wind  

Vibrating,
brisk little leaves right on the brink
(each is the tail of Its branch).
Looking like hummingbirds
topsy-turvy and mad
doing a somersault beak down.
Translations by Graziella Sidoli
 

13. Il velo della poesia 

Quale è la maggiore blasfemia,
il frutto più marcito e rosseggiante
dell'ambizione poetante?
La febbre di vita mentale -
la disperata e forse necessaria
negazione dell'esistenza diaria.
Eroica ed erronea utopia,
come un velo di garza che taglia
in due parti la stanza di ospedale.
 

14. El velo de la poesia  

Cuál es la mayor blasfemia,
el fruto más marchito y rojeante
de la ambiciòn poetizzante?
La fiebre de la vida mental -
la desesperada y quizás necesaria
negaciòn de la existencia diaria.
Heroica y errònea utopía,
como un velo de gaza que corta
en dos partes el cuarto de hospital.

Translations by Graziella Sidoli
 

15. Poetry's veil  

Which is the greatest blasphemy,
the most shameful and foul fruition
of the poet's ambition?
The feverish life of the mind -
the perhaps necessary yet despairing
refutation of everyday living.
Heroic and heretic utopia
as the gauze veil that separates,
cutting in two the hospital room.

Translations by Graziella Sidoli
 

16. Memoria  

Nome
di malattia mortale. ogni atto
ogni gesto ogni sforzo di ricordo
bruciano, anche se piccola, una zona
nel cerebral sipario.
S'apre un foro frangiato nell'orlo
brunorossastro come un cartiglio
che si arriccioli dentro un focolare.
Il ricordante
contempla il suo proprio inebetirsi.
 

17. Memoria  

Nombre
de enfermedad mortal. Cada acto
cada ademán cada esfuerzo de recuerdo
quema, aunque mínima, una zona
del cerebral teòn.
Se abre una hendidura franjeada
en su borde negrorojizo como un pergamino
que se enrice en una chimenea.
El memorioso
contempla su entorpecimiento.

Translations by Graziella Sidoli 

18. Memoria  

Name
of a fatal illness. Each gesture
each action and effort to remember
scorches an area, even if minute,
of the cerebral screen.
A flaming perforation spreads
on the purple-red edges like paper
curling inside a fireplace.
The rememberer
watches his own stupor.

Translations by Graziella Sidoli

19. Dopo le tempeste di neve, I 

     La forma sulla quale
(troppo tardi l'hai vista)
guidi la  tua automobile pressata  --
appuntamento ansioso d'arido e onesto amore
per i libri del piacere/dovere   --
e' un blocco oblungo di neve
sporca e compatta
o il cadavere decapitato di un picciolo animale?
La tristezza
non nasce da codesta confusione
ma dalla realizzazione
che qui  la differenza non importa.
Resta la speranziella
che se il corpo fosse stato umano
ti saresti fermato con stridore,
se-non-altro perche' sarebbe stato   --
nel viaggio che dall'uno all'altro punto
ti trascina
sulla faccia della vita  --
un ostacolo vero anche se confondibile
come uno di quei sacchi
gonfi-disgonfi
di plastica grigiastra
ripieni di lattine e di bottigliette
e di altri sacchetti plasticati
che certe volte sfuggono alla presa
di certi vagabondi occhi-vacui
(per prudenza di sofferenza),
e restano li', derivati
e bistorti, sul manto scivoloso dell'autostrada.
 

20. Dopo le tempeste di neve, II
(Sonetto)
 
     Come saltella l'oro sulla neve!
Due foglie secche non ancora morte
sopra il bianco si agitan contorte
al termine d'una tempesta breve.

     Un aforisma antico e' rovesciato   --
qui l'oro da' il senso del frastuono
mentre la neveluna non ha suono:
la neve come argento traboccato.

     Dunque argento e' silenzio mentre l'oro
e' chiasso di parola?O ambo i metalli
risuonano il silenzio a modo loro?

     Ogni cosa preziosa e' silenziaria
nei pieni e vuoti, nei bianchi e nei gialli   --
e neve e foglie son cangiate in aria.
 

21. The Lake House
 
         Codesta casa piccola di legno
che cautamente cresce e poi decresce  --
e' una capanna di strega
su palafitte
che possono affondare
con il preavviso di un istante?
Lo e', quando il mio cuore e' spaventato.
E' una capanna-stalla
nello stile di Greccio?
Lo e', negli interspazi
quando il cuore e' leggero.
E'  la macchina suppliziante --
con il legno che scricchiola e che suda,
il tampicciare dei chiodi,
l'intrigamento delle corde,
lo strappamento e stiramento delle membra
costrette grottescamente
al gesto dell'abbraccio?
Lo e', quando il mio cuore e' lacerato.


Home