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AaVv: Vertenza sud (la poesia nelle regioni dell’Italia meridionale) a cura di Daniele Giancane, Ed. Besa, 2001, pagg.246, L. 28.000 “Sud batte
Nord due a zero! Le cose stanno cambiando nonostante l’enorme squilibrio
editoriale tra le due aree.” Scrive uno dei saggisti invitati a vangare
le poeticamente ricche contrade del meridione per questo elegante volume
che l’editore Besa distribuirà nel mese di settembre. Un’ encomiabile
iniziativa che si deve alla tenacia e alla preparazione di Daniele Giancane,
direttore della rivista “La vallisa” ed autore impegnato agli scambi culturali
con l’est. “La storia
del Mezzogiorno, si sa, – egli sottolinea nella prefazione – è vicenda
di ordinaria emarginazione, che scatta quando uno stato, il Piemonte in
questo caso, conquista un territorio “altro” e impone ad una diversità
“culturale”, storica, antropologica, di uniformarsi alle categorie di pensiero
e di comportamento dei vincitori….La questione meridionale nasce in quegli
anni post-unitari ed è legata, oltre agli elementi di differente
sviluppo economico o a circostanze variegate, proprio a questa marginalizzazione
del sud dovuta a due fattori precisi: il progetto pervicace del Piemonte
di tenere il Mezzogiorno in stato di dipendenza e l’autoisolamento dei
meridionali, fra sentimento di orgoglio e vergogna (contemporaneamente)
per la propria cultura…..Pochi scrittori sono riusciti, restando
quaggiù, a proporsi davvero sugli scenari nazionali: Bufalino e
Nigro, per esempio, mentre sovente si assiste, per i coraggiosi che non
partono, ad una sostanziale messa in disparte. Non si tratta di vittimismo
ma di constatazione concreta: tutte le antologie dell’ultimo trentennio
che hanno l’ambizione di fare il punto sulla poesia in Italia riducono
al minimo la presenza degli autori meridionali: da Sanguineti a Belardinelli,
da Spagnoletti a Lunetta, da Cucchi a Giovanardi, quasi rimandandosi continuamente
la palla, la situazione non muta, ovvero i poeti meridionali sono quasi
assenti…E allora due sono le possibilità: o la poesia alligna soltanto
al Centro-Nord (molto più al Nord, caso strano a Milano), o c’è
una volontà di considerare degno di menzione soltanto ciò
che avviene nella parte più avanzata industrialmente, economicamente,
tecnologicamente della penisola, una sorta di leghismo strisciante che
tende anche sul piano letterario a dividere l’Italia…” Il volume
cerca di presentare un panorama poetico, quanto più dettagliato
è possibile, di sei regioni meridionali, una ricognizione
che tenta di far conoscere al pubblico quegli autori che si sono impegnati
nel fare poetico: lavoro logorante ed affascinante, passione molte
volte incompresa in questo mondo ormai avvezzo ai mass media e alla incultura
televisiva. Moltissimi
nomi saranno stati involontariamente non citati, non perché non
validi, ma semplicemente perché non esiste una anagrafe di poeti
da consultare, in particolare dei più giovani. Ciò nonostante
le pagine sono traboccanti di citazioni, di nomi, di titoli, che rendono
preziosissimo tutto il lavoro svolto da: Marco I. de Santis per la Puglia,
Daniele Giancane per la Basilicata, Anna Ventura per l’Abruzzo, Pino Corbo
per la Calabria, Antonio Spagnuolo per la Campania, Orazio Tanelli per
il Molise. Ogni capitolo
si arricchisce di pagine antologiche per alcuni degli autori più
noti, come Lino Angiuli, Vittorino Curci, lo stesso Giancane, Pietro Civitareale,
Anna Ventura, Carlo Cipparrone, Pino Corbo, Franco Cavallo, Franco Capasso,
Felice Piemontese, Anna Santoro, Antonio Spagnuolo, Anna Santoliquido,
Ada De Iudicibus, Franco Tilena, Rosa Maria Fusco, Antonio Vanni, Ciro
Vitiello, Vincenzo Rossi, Sabino D’Acunto, Giusi Verbaro, V.S. Gaudio. La rassegna,
ben si comprende dalla impostazione, non vuole essere un testo di critica
letteraria, con approfondimenti esaustivi o con schede saggistiche, ma,
nel suo svolgersi chiaro e puntuale, divenire una impegnata costruzione
storica presso la quale poter attingere sia le notizie, sia le sfumature
di una tradizione culturale di notevole impegno. 19
luglio 2001
Indice della sezione Immagine: Antonio Belém, Phorbéa, Napoli 1997 Per informazioni, si prega contattare: Otto Anders |