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Vico
Acitillo 124
Poetry Wave Recensioni e note critiche Valerio
Magrelli, Didascalie per la lettura di un giornale
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Organica e composita, ironica e dolente, compatta, questa nuova raccolta di Valerio Magrelli, con una padronanza formale, con una sintesi tra contenuto e forma e una notevole precisione e icasticità, conferma la figura di uno dei maggiori poeti italiani. In un’epoca caratterizzata da Internet (e le sue contraddizioni), dalla televisione, dal villaggio globale, dalla crisi del libro e del quotidiano, il poeta romano, attraverso quelle che potremmo definire delle tessere musive, con il comune denominatore della totalità di un giornale, ci presenta i vari segmenti che il lettore può trovare sfogliando un quotidiano o una rivista,. dal Santo, alla cronaca nera, dal meteo al reportage, dall’oroscopo alle offerte a luce rossa: si compone quindi quello che potremmo definire poemetto eroicomico di fine millennio, dove la ‘contemplazione’ disincantata dell’autore si traduce in poesia. Ironia, certo, ma anche, se andiamo maggiormente in profondità, anche una profonda ‘pietas’, per tanti destini sfortunati:-’La vittima è sempre la stessa,/ la serial killed/ Cambiano nomi e volti, non la preda, l’ininterrottamente strattonata,/ linea sacrificale/ all’orizzonte del sangue. Poesia in un libro di poesia:-’ Le poesie vanno sempre rilette,/ lette rilette, lette messe in carica; ogni lettura compie la ricarica,/ sono apparecchi per catturare senso; e il senso vi si accumula, di particelle in attesa,/ sospiri trattenuti, ticchettii, da dentro il cavallo di Trioia (effettivamente è raro trovare poesie pubblicate su periodici non specializzati). Il quotidiano resiste in un mondo dove la velocità dell’informazione si mescola al trash della pubblicità, alle trasmissioni dove si offende il dolore tramite la sua spettacolarizazione a vantaggio di enti economici, dove solo i film e certi programmi culturali ci salvano dalla banalizazione di miliardi e illusioni di lotterie e vincite esagerate. Un recupero del giornale in versi quindi, un pamphlet, che esprime verità e dissacrazione.
Raffaele
Piazza