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Antonio Spagnuolo, Rapinando alfabeti Ed. l’assedio della poesia, s.i.p. Le scorrerie di Antonio Spagnuolo ci portano a Rapinando Alfabeti nella collana “L’assedio della poesia”. Nell’esemplare introduzione Plinio Perilli narra di un linguaggio che è metafora del corpo e di gusto della trasgressione. Il corpo, si sa, è della stessa poesia, l’universo parallelo al reale che inganna il lettore e al contempo lo ospita in felice viaggio. Nelle pagine di Spagnuolo giungono ad esito i motivi, i temi, le figurazioni, le figure del personale denso iter scritturale. Di più: si incarnano in effigi che ondulano dall’arteria all’albero, in formazioni che pensolano dall’angoscia all’ironia. In tal modo inizia un racconto in cui pure la retorica è sortilegio. La
voce di Mantova, 14 marzo ’02
Immagine: Antonio Belém, Phorbéa, Napoli 1997 Per informazioni, si prega contattare: Otto Anders |