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Fermenti
Periodico
a carattere culturale, informativo, attualità e costume
anno
XXXI, n.1 (2001)
La
rivista romana Fermenti, diretta da Velio Carratoni, può
essere, a pieno titolo considerata un periodico multisciplinare di poesia
arte e cultura e questo si può già evincere da uno sguardo
al sommario nel quale incontriamo le seguenti voci, tra le altre: poesia,
racconti, arte, recensioni, teatro. La multidiplinarietà delle
arti è un fattore connotativo dell’odierna cultura, basti pensare
ai tanti lavori paralleli, fatti di rimandi reciproci tra poesia, arti
visive e musica (cd-rome, connubi di da ritrovare su siti Internet che
abbinano le diverse linee di codice e consentono, ad autori di sfere differenti,
la possibilità di interagire creativamente tra loro). Ricordiamo,
per esempio, un pubblicazione di Plinio Perilli, La storia dell’arte
in poesia, edita da Sansoni, nella quale, il poeta e critico romano
fonde opere d’arte di tutti i tempi, insieme a poesie che da loro sono
state ispirate (prendendo tutte le cautele dovute nei riguardi della parola
ispirazione e della sua resistenza ad essa).
Dopo
questo breve excursus, entriamo nel merito tout-court di questo numero
di Fermenti: interessante e pregnante ci appare in apertura il testo di
Antonio Catalfano sull’ormai mitico Camilleri, re delle classifiche italiane
dei libri più venduti già da qualche anno, partito come sceneggiatore
e che poi ha trovato il grande successo con la figura del commissario Montalbano
(e non solo): gran parte della popolarità di Camilleri risiede nell’impasto
linguistico tra siciliano e italiano, alla sua lingua o idioletto
che sia, unica e irripetibile e comprensibile per ogni lettore, per la
quale non c’è bisogno di glossario al termine del libro. Come dice
Catalfano, Camilleri, che ai suoi esordi pubblicava con Lalli, è
un vero e proprio fenomeno e i suoi libri, stampati adesso da Mondatori
e dalla siciliana Sellerio, sono ormai recensiti su moltissime riviste
letterarie e non. Italo Calvino disse, afferma con acribia notevole Catalfano,
che la Sicilia (ricordiamo il mitico Il giorno della civetta di
Leonardo Sciascia), non si presta al giallo, perché in essa tutto
sembra confuso, ma a ben guardare è molto semplice. In ogni caso
Montalbano è una figura di commissario di polizia caratterizzato
dal fatto che ama moltissimo la letteratura e ha sempre sottomano un libro
da leggere e, quindi, nei libri di Camilleri s’instaura anche la tematica
di una forma d’arte nella stessa forma d’arte, che rende ancora più
intrigante la narrazione.
Passando
alla sezione poesia troviamo, come autrice più autorevole, Gabriela
Fantato, che ci presenta tre suoi inediti molto interessanti corredati
da sei foto dell’autrice in bianco e nero dell’autrice, foto molto belle,
e, visto che anche la fotografia è un’arte, l’abbinamento tra i
testi di Gabriela e le foto riprende il discorso della fusione e del felice
connubio tra le diverse forme espressive artistiche. Sempre icastiche,
esatte, precise, le immagini della Fantato: leggiamo giorni dei giorni:
lo spazio è un corridoio a imbuto/ tra cucina sghemba e il tavolo/
linea infilata tra i piatti/ e il tempo resta tra le dita/ quasi collana
di conchiglie/ pazienti nel fondo di quel mare/. Qui c’è intimismo
del resto in sintonia con le foto in immagini intime, come afferma
la didascalia che le correda, c’è il senso della femminilità:-“la
donna chiede senza più altari/ ma le ginocchia durano una preghiera/
senza averla e passano/ ore senza braccia, /labbra a punta/ nel giro delle
rughe// solo al vento è lasciata la finestra/…e qui, a livello
esistenziale, in un connubio tra corporeità e misticismo c’è
tutta la tensione della donna postmoderna e postfemminisma, laica eppure
sedotta da vaghe mistiche corporee.
Nella
sezione Teatro resta impresso nella fantasia del lettore il testo
Orgasmo e pregiudizio che recensisce lo spettacolo di Bettanini-Ruiz
per la regia di Ammendolala & Pistoia inamovibile dal palcoscenico
del Teatro dei Satiri di Roma, spettacolo erotico e non pornografico, in
programmazione dal 4 Maggio 1999 e che ha collezionato 324 repliche registrando
più 30000 presenze ormai in tre stagioni:
cosa pensano gli uomini
della sessualità femminile? Le donne conoscono i piaceri dell’uomo?
Quali sono le posizioni ideali per trovare il punto G ? Ci sono uomini
che lo cercano da anni e ancora non l’ hanno trovato… Questi e altri
interrogativi sulla sfera sessuale nel complesso rapporto fisico-amoroso
in tutte le sue sfaccettature, costellano questa performance della quale
alcune foto nell’atto della messa in scena corredano il pezzo.
Variegata
e composita la rivista racchiude molti pezzi interessanti ed affascinanti
che la collocano tra le più interessanti nell’incredibilmente ampio
ventaglio di riviste di poesia cartacee e on-line, in Italia, in Europa
e nel mondo. 3 gennaio 2003 Indice generaleImmagine: Antonio Belém, Phorbéa, Napoli 1997 Per informazioni, si prega contattare la direzione |