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Lucio
Zaniboni, Rouge et noir
Indice
generale
Edizioni Giuseppe Laterza, 2003, pagg. 122, € 12,00 “Il lago
è basso e mostra
* …Anch’io
mi perdo
Una sottile
ironia, così come giustamente mette in evidenza Lionello Sozzi nella
prefazione, “affiora di continuo nella lirica di Zaniboni, che ne assicura
la levità e la grazia, l’intensità e l’allusività.
E’ un’ironia, appunto, lieve, mai rude, mai polemica, scherzosa, trasparente
e risolta, insieme, in ammiccamenti e silenzi” Il rapido
passaggio poetico si snoda attraverso le figure e le immaginazioni, attraverso
una realtà che svanisce per dar posto ad un canovaccio di giorni
e di ripensamenti, di illusioni e di speranze, ove la sensibilità
per la vita quotidiana sorprendentemente prende senso nella intimità
del linguaggio, nella modificazione delle accensioni, nella ritmicità
dell’ora. Lucio Zaniboni
da sempre ha saputo coniugare la parola poetica con asciuttezza e singolarità,
per emozioni e riflessioni, per istantanee ed aperture. Gli spazi
che egli crea sono ri/strutturati in tempi e metafore compatibili alle
folgorazioni critiche e concepiti come innesti del possibile, rifuggendo
dalle avventatezze e giocando di rimandi e rispecchiamenti di impeccabile
gusto. 8
marzo 2003
Immagine: Antonio Belém, Phorbéa, Napoli 1997 Per informazioni, si prega contattare la direzione |