Vico Acitillo 124
Poetry Wave

Recensioni e note critiche

Luigi Pirandello, Lettere a Lietta
di Antonio Spagnuolo



Luigi Pirandello, Lettere a Lietta, Mondadori, L. 30.000

“Un terribile urto, certo non di un Dio, sembra investire casa Pirandello:
lo scrittore, la moglie, i figli. Da una sequela di dolori, di strazi è segnata la loro vita”
– così Vincenzo Consolo nella postfazione a questo volume,  senza dubbio decisivo
per la comprensione di un arco di vita, che ha tenuto lo scrittore agganciato ad una realtà
quanto mai violenta: la follia della moglie Antonietta, bella, intensa, misteriosa ed attraente,
e per la quale ha bruciato, con sincera abnegazione, notti e giorni senza tregua.
”La tragedia che colpisce questa famiglia trova le sue cause in un tempo passato,
le sue radici in Sicilia, a Girgenti, arriva al suo culmine con la malattia…”.
Le lettere, che vanno dal 1918 al 1936 (anno della morte dello scrittore), sono oltre
che documento storico un  intenso e ricco patrimonio di emozioni, di ansie, tenerezze,
controlli, turbamenti , commozioni, apprensioni, tormenti, sofferenze, inquietudini ,
quasi mai interrotte da sorridenti bagliori. La scrittura, pacatamente privata,
ma felicemente preziosa, ci mostra il Pirandello uomo nella più sincera sfaccettatura mite.

Un volume da non perdere.


Indice recensioni e note critiche
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Immagine: Antonio Belém, Phorbéa, Napoli 1997


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