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Vico
Acitillo 124
Poetry Wave Recensioni e note critiche Luigi Pirandello,
Lettere a Lietta
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“Un terribile
urto, certo non di un Dio, sembra investire casa Pirandello:
lo scrittore,
la moglie, i figli. Da una sequela di dolori, di strazi è segnata
la loro vita”
– così
Vincenzo Consolo nella postfazione a questo volume, senza dubbio
decisivo
per la
comprensione di un arco di vita, che ha tenuto lo scrittore agganciato
ad una realtà
quanto
mai violenta: la follia della moglie Antonietta, bella, intensa, misteriosa
ed attraente,
e per la
quale ha bruciato, con sincera abnegazione, notti e giorni senza tregua.
”La tragedia
che colpisce questa famiglia trova le sue cause in un tempo passato,
le sue
radici in Sicilia, a Girgenti, arriva al suo culmine con la malattia…”.
Le lettere,
che vanno dal 1918 al 1936 (anno della morte dello scrittore), sono oltre
che documento
storico un intenso e ricco patrimonio di emozioni, di ansie, tenerezze,
controlli,
turbamenti , commozioni, apprensioni, tormenti, sofferenze, inquietudini
,
quasi mai
interrotte da sorridenti bagliori. La scrittura, pacatamente privata,
ma felicemente
preziosa, ci mostra il Pirandello uomo nella più sincera sfaccettatura
mite.
Un volume
da non perdere.