Vico Acitillo 124
Poetry Wave

Recensioni e note critiche
 

Mariano Bàino, Amarellimerick
di Antonio Spagnuolo

Mariano Bàino, Amarellimerick
ed. Oedipus, 2003, pagg. 110, € 9,00

La bizzarria/concreta che contraddistingue Mariano Bàino credo sia nota a molti cultori della poesia contemporanea, ed egli , da provetto acrobata della “parola” e della “fantasia” continua a sbalordirci con questa ricca raccolta di esercitazioni, ammiccamenti, e limericks (che in traduzione italiana  vuol semplicemente  dire “specie di verso o di strofa senza alcun significato”).
Al doppio senso o al non senso ecco allora affidarsi, nella fragrante intemperie di scioglilingua o di minuscoli giochi di gorgheggio, o in contraddittorie escamotage etimologiche, o meglio ancora in  artifici guadagnati a neologismi del tutto “ri/creativi”, contento di poter gridare a destra e a manca che l’intelletto dell’uomo può, quando lo vuole, fare a meno della tirannia del tempo e delle mode.
L’immaginazione sbriglia strutture e dettami della lingua per dar posto ad una visione genuina e grandangolare del mondo, che circonda e avvilisce sia le nostre circonvoluzioni cerebrali, sia le nostre più segrete illusioni.
 
 

13 dicembre 2003 
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Immagine:
Antonio Belém, Phorbéa, Napoli 1997


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