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Vico
Acitillo 124
Poetry Wave Recensioni e note critiche Silvia Tessitore:
Numeri
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Momenti di scrittura realizzati compiutamente , in un testo che coinvolge per la sua immediata scansione connessa a motivi di scavo fenomenologico, o di bricolage individuale, attraverso i percorsi della memoria, oltre lo scintillio della festa, che inganna e scivola senza lasciare segni ben decifrabili:
“Alla benefica
potenza
della vita – che pare
inspiegabile, in faccia
a
tanto male – abbiamo
dato
un nome.
Pare
sublime
trovare
scampo, perfino
consolazione
– di più-
una
ricompensa
alla fatica di guardare
e misurare e sondare
e scendere l’abisso.” (pag.53)
Silvia Tessitore
non è nuova a questa ricerca , a questa scrittura tutta imperniata
sulle righe, che seguono un senso stretto e catartico, una metafora accondiscendente
e paradossale, un citare al di sopra di ogni sospetto, e nella stessa citazione
un approssimarsi alla critica distruttiva o costruttiva, a seconda del
motivo della “stanza”.
Ella tenta
una forma chiusa del discorso ben determinato nello scavo, nelle varianti
del verso, nelle sorprese dei contenuti, nelle combinazioni numerologiche,
che scandiscono gli avvenimenti del reale, contro le misteriose inquietudini
degli incontri.
“Riempimi
la bocca di questa lingua
veloce
finché non schiocca, lunga
come un’arringa
purché non finga
e tinga
della sua bava la tua lusinga”. (pag.85)
L’amalgama mette in iscena lo sfaldarsi delle percezioni, finché le interferenze, le polifonie, le ritualità intensificano e regolano le varie luminosità del verso.