Lo spirito del sogno
(Prologo)
Il
potere (canzone del califfo)
Sher
Nel
mercato
Il
tappeto volante
Macello
celeste
Sher
Qui,
anche la musica è capovolta!
I
sette spiriti della guerra
Fuoco
amico
Sher
Come
andò
la storia
Lo
spirito del
risveglio (Epilogo)
Lo
spirito del sogno (Prologo)
troppo infelice
realtà
non piace
stando ai si
dice
c’è
poca pace
è troppo truce
star sulla
croce
tristezza
induce
non aver voce
e chi è capace
d’esser
precoce
se in
sottospecie
vita ’l
riduce?
nel sogno invece
il brutto tace
e fare lice
perfino il
duce
è l’illusione
propria al
gregario
esser padrone
immaginario
a prova si prenda
un qualunque
ente
sire si renda
dell’oriente
tu!
sognerai
senza alcuna cerimonia
di essere
principe di Babilonia
Ascolta
Il
potere (canzone del califfo)
potere di fare, potere di dire
potere di
indire, potere d’affare
potere aggredire, potere esaudire
potere
arraffare, poter
trionfare
potere
sbafare, potere ronfare
poter
impedire, potere bandire
potere
truffare, potere
tradire
potere portento, quel po’ po’
di potere
a talento ne godi
qualunqui i
metòdi
potere
assoluto
che giunge
violento
allo scopo
voluto
e che
chicchessia
ti dà
in signoria
potere patente, quel po’ po’ di
potere
qui ti voglio: è mantenerlo
il problema:
messi in riga
con gli
sgherri, resta sempre
una remora
mentale
che non tocca
la violenza:
il poter per
quanto immenso
ha bisogno
del consenso
potere impettito, quel po’ po’
di potere
perciò ora mi camuffo in
bassa classe
da mendico e
girando per le strade
saprò
che cosa pensano
le masse
di me... il
califfo: se per caso
scade
la mia
immagine auratica o se
splende
e spande: sol
così potrò
sapere
quanto reale
sia il mio potere
potere ipotetico, quel po’ po’
di potere
Ascolta
Sher
Del raccontare
scelgo tra tante storie vecchie
quella del re in mentite spoglie
che va
traversando le soglie
di moschee bazar catapecchie
allo scopo di verificare cosa
pensi del suo sovrano
qualsiasi
suddito umano mercante
prete comare
ma la risposta è sempre
buona a fare andar avanti una storia
che dia una
traiettoria al se
stesso in terza persona
popolare faccenda è certamente
il racconto
lo capisce
anche un tonto non
c’è chi non ne prenda
il narrare è cosa ambita
Sherazade ve l’assicura
perché
vi cura e vi allunga
la vita
Ascolta
Nel
mercato
L’oste
Metti le carte in tavola
Mille e una botte
Versa qua
troverai la
verità
“Ci dica: cosa pensa del califfo?”
Un mercante
Il sultano? io l’amo
il califfo?
lo stimo
nella misura
in cui abbassa
l’aliquota
della tassa:
ma se l’altro
balzello
s’alza di
conseguenza
non è
più bello
esimia mia
eccellenza
di quel che
dice il califfo
io me ne
impipo;
se la
verità voglio
do la parola
al portafoglio
Una donna
velata o velina
per uso o per
moda
è
sempre la donna
moneta
vivente
che in
sé non è
niente
che chiude la
rima
che regge la
coda
a supporto
del ruolo
del gran
cetriolo
del coso
martuffo
finché
non mi stuffo
e sopra ci
biffo
foss’anche un
califfo
Il prete
può fare quello che vuole
figuriamoci:
io non ci metto
bocca
però
se tocca
cose di fede
aborti,
insemine artificiali,
nozze froce
allora nuoce
e alzo la voce
cristo o allah
questo non va
s’apra la via
la teocrazia!
pentola bolle
favola folle
La California attacca il califfo
sogno Mesopotamia
e un giorno
io verrò…
Ascolta
Il
tappeto volante
non voglio sentir altro
a vedere
dall’alto
sul magico
tappeto
m’elevo e mi
sublimo
quassù
rimango il primo
e resto
sempre lieto
né mai
più mi ribalto
rifatto agile
e scaltro
però sta attento,
se il tappeto
corre,
che non
finisca addosso ad una
torreeeeeeeee…
Ascolta
Macello
celeste
Anatema al satana, al diavolo
che violò volando i sacri acri con catastrofe stratosferica il missile dell’altissimo dagli
infuocati calibri insegni o signore non impunito il punto
stermini le
termiti, i rabbiosi
barbari, le belve ribelli, che turpi bruttano, quei gravi gracchianti
massacri a
man bassa interi territori
di potenziali malintenzionati – sospendere
garanzie che fa?
la democrazia è la nostra – invada i
vandali e li stupisca
tutti con lo sbarco dell’ambaradan straripante d’ogni parte
li abbagli e
sbaragli con l’epifania
dello sfacelo li
atterri
nel terrore, che seminano
loro, i nemici vili del civile lievito, cioè di noi home boys
li sgangheri
quei briganti fino
alla fine del potere del tempo li percuota e
scoperchi la follia
della forza senza pensare a conseguenze vento
vindice, bruciante ebbrezza,
che fa la resistenza deserto macello
celeste, castiga gli
scellerati e annientali che hanno osato sabotarci arrostiscili
nello strazio di
tormenti tremendi
la sicurezza assoluta esige gesti
drastici e drammatici
piazza pulita
Ascolta
Sher
incubo è divenuto il sogno
si popola di
fantasmi
emersi dai
miasmi
nell’ansimo
del fondo
del “bravo
nuovo mondo”
schizzano vie le scorie
si
sbrindellano le storie
Ascolta
Qui,
anche la musica è capovolta!
Ascolta
I
sette spiriti della guerra
Primo spirito (o della lampada
proibita)
Certo, fu un
desiderio
un po’ forte
a sentirlo
ma, Spirito
serio,
mi affrettai
ad esaudirlo.
Gliene diedi
a barili
di quell’arma
letale
un po’ meno
civili
non
sarà poi un gran male.
Nega adesso
il rio
baro
matricolato
ma
saprò bene io
quel che
cazzo gli ho dato!
Secondo spirito (o della minaccia
inutile)
Pena di morte
per i
kamikaze!
Terzo spirito, gregario (o le
nostre ragioni)
Cominciamo
subito: c’è
l’oro nero
poi:
c’è da affermare
l’impero,
ancora: per
tirar su il morale
non ultimo:
per svuotar l’arsenale
dopo: per
aiutar l’alleato contro
chi lo minaccia
un altro: per
dare un avvertimento
a quelli gialli in faccia
un altro
motivo ancora pare che
sia
regalare ai
selvaggi la democrazia;
ma anche se
non ci fossero tutte
queste ragioni
la cosa
è che dietro al
treno debbono andare i vagoni
Quarto spirito, burlone (o quel
giorno alla FAO)
Non si
scherza signori
brutta bestia
è la fame
fa venir dei
languori
senti dentro
le lame
che se penso
ai poveri
neri spettri
sottili
certo inerti
ed apatici – mi
consenta
però
nostri simìli
– via
mi si
stringe... la borsa?
no... ho
qualcosa di umano!
e sono
anch’io d’accordo
di dargli una
mano.
Ma adesso
dopo aver fatto
tutto quel
che potevam fare
la miseria
mette appetito:
andiamo a
mangiare!
Quinto spirito, torturatore (o
la piramide)
Nella piramide
che male
c’è?
Uno sull’altro
corpi impilati
con bei
sacchetti
coperti i capi
– un quadro
plastico
di Body Art –
degno di
mostra
al Gugenheim.
Tutti
ridevano:
che male
c’è?
Se un cane
atro
gli ringhia e
morde
se invece
all’uomo
metto il
guinzaglio
che poi la
lingua
si sciolga o
no
l’alto comando
così
ordinò
fottili
pigiali
spremili
sbattili
smerdali
sputali
ammorbidiscili
macché
tortura
macché
tormento
è un
godimento
da club
privé
nella piramide
che male
c’è?
Sesto spirito, diviso in due (o
i giocatori)
mi gioco le
elezioni che prima
non c’erano
rispondo che
non valgono la distruzione,
l’invasione, il disprezzo del parere contrario di tutto il mondo
mi gioco la
lotta al terrorismo,
su cui tutti concordiamo
rispondo col
pullulare degli
attentati e dei sequestri, che prima non c’erano: quanti sono i morti
della
pace?
mi gioco le
autonomie, prima
conculcate
e io mi
gioco il fondamentalismo,
che prima non c’era
mi gioco un
feroce tiranno abbattuto
e io
chiedo chi ce l’aveva
messo
mi gioco la
missione pacificatrice
rispondo
con la mortificazione
del ruolo delle nazioni unite
mi gioco la
meta di un mondo
sicuro
mi
gioco il sicuro tramonto
del mondo
Settimo spirito, pratico (o i
40 ladroni)
40 ladroni
per 30 denari
il succo
della guerra sono gli
affari
la guerra è finita? (oh
no!) la disgrazia incombe
scusate ma
sono fabbricante di
bombe
40 ladroni per 30 denari
vanno a
braccetto la guerra e
gli affari
come liquore non sarà egregio
ma ci piace
fare il pieno di
greggio
lo vogliamo
con qualsiasi mezzo
la guerra non
è un eccessivo
prezzo
40 ladroni per 30 denari
senza la
guerra non ci sono affari
quel che si è distrutto
poi va ricostruito
e se ci son
fondi l’appalto è
gradito
per quanto mi
riguarda la guerra
è come il vento
è il
momento magico del
rinnovamento
40 ladroni per 30 denari
è
chiaro che la guerra
fa bene agli affari
non siamo sciacalli siam solo
cronisti
rendiamo
notizie i fatti più
tristi
la guerra
crudele attenua la
zampa
se dietro ha
la tele insieme
alla stampa
40 ladroni per 30 denari
insieme alla
guerra facciamo
gli affari
la torta si sa non c’è
mai per tutti
e a far
affari in guerra sono
i farabutti
non fidarti
di nessuno di pietà
fa senza
è una
vera battaglia la
concorrenza
40 ladroni per 30 denari
la guerra
continua anche negli
affari
Ottavo spirito, aggiunto (o uno
che non è mai contento)
se fosse
così: che alla
guerra si oppone la pace
che solo il
peggio del peggio
abbia nome d’orrore
elimina
quello e d’incanto il
resto è normale
e del
quotidiano conflitto comunque
si tace
la
guerra-esorcismo lo vedi è
proprio così
se marciano i
centri sociali
insieme alle suore
si specchia
in fondo al bicchiere
il cocktail mentale
Ascolta
Fuoco
amico
Il fuoco è amico
Il fuoco
è amico
Il fuoco
è amico
Il fuoco
è amico, il fuoco
è amico, il fuoco è amico
Ripeti: il fuoco è amico
Com’è
il fuoco? amico!
ti scalda la casa
ti cuoce la
pasta
Il fuoco amico
Il fuoco amico
Il fuoco amico
Il fuoco
amico (ripete ad libitum)
Pensa se era nemico...
Ascolta
Sher
il sogno è tutto scuro
si è
rotto in mille pezzi
è
pieno di voci discordi
dico i miei versi mezzi
a un pubblico
di sordi
oppure parlo
al muro?
Ascolta
Come
andò la storia
(la storia è storia / la
storia sta / la storia è scoria / la storia è stata / la
storia sa / la storia è statica / la storia è estrema /
la
storia è strabica / la storia è stupida / la storia
è
boria / la storia strepita / la storia sfatta / la storia sferica / la
storia spuria / la storia spa / la storia è morta / la storia
morsica
/ la storia emerita / la storia merda / la storia medita / la storia
mah)
non fila non quaglia non termina
già
non si sa
dove va
a sufficienza visto l’andazzo
se ne tornava
al suo palazzo
“sull’attenti guardia!
baciami i
piedi
sono tornato
sono il
califfo
che non lo
vedi?”
sbotta il piantone
e lì
lo stoppa
“brutto
coglione
ce n’è
una frotta
folli mitomani
dicono tutti
–io so’ ’r
califfo!
se proprio
insisti
insieme agli
altri
sarai
rinchiuso”
(e gli ride
sul muso)
“peggio di tutti sta quello vero!”
come? ma chi?
non ero io?
“da dove
arrivi
che non sai
un tubo?
fatto ha un
conflitto
contro
l’impero
disfatto in
fuga
dentro una
buca
l’hanno
beccato!”
Come è possibile?
ma io chi
sono?
chi è
il califfo?
ora ricorda!
sarà
quel sosia
messo al suo
posto:
meglio telare
alla
chetichella
lasciare
quello
sotto processo
(è in
tutto uguale
solo in
più ha un neo)
meglio mendico
ma in
libertà
(sebbene oggi
in Mesopotamia
la capovolta,
la
libertà
non valga un
soldo)
(la storia è storia / la
storia sta / la storia è scoria / la storia è stata / la
storia sa / la storia è statica / la storia è estrema /
la
storia è strabica / la storia è stupida / la storia
è
boria / la storia strepita / la storia sfatta / la storia sferica / la
storia spuria / la storia spa / la storia è morta / la storia
morsica
/ la storia emerita / la storia merda / la storia medita / la storia
mah)
Ascolta
Lo
spirito del risveglio (Epilogo)
Non serve a niente un sogno fatto
troppo
come il
reale: con un passo zoppo
che mette
addosso pena: non è
un dono
ma un
intoppo: basta
ad antidoto
il suono con me ripeti:
sogno scompiglio
travaglia-regno
ragno di
tiglio
soglio di
legno
caglio maligno
senza rigoglio
taglio di
ghigno
grumo di
scoglio
forma di
raglio
mio rimasuglio
segno
pietrigno
raschio di
foglio
grugno di
stagno
rimando e
voglio
forse è meglio
se mi
risveglio
Ascolta