1. Fossero
le parole
2.
Allora s'ha da essere crudeli
1. Fossero
le parole
Fossero
le parole ombre solide
che alle
mani sfuggono
e solo
con gli occhi si toccano
per affinità
sostanza ed attributi
che scivolano
d’ogni parte
di sogni
appesi ad essiccare
in cima
ad un integrale
o dentro
al miocardio pulsante
dove la
vita s’aggruma
in un punto
solo di lucido soffrire
così
per provare se mai
a costruirsi
un destino o una passione
destino
o passione ci voglia
che raschi
nel fondo
o il bulino
sapiente del dio nascosto
che impasto
ci volle di terra e di sogni
e terra
e sogni fossero le parole
col senso
e il fiato che hanno
mentre
continua il ritmo tranquillo dei mattini
e la deriva
dei continenti
e cinque
sensi sono pochi
e ci vorrebbe
la lama di buñuel o la merda di artaud
per restituire
alle cose il loro spessore
fossero
le parole
tra un
cogito un algoritmo e un’erezione
a convincerci
che cibo noi siamo
per gli
dei e per i venti
o che nel
budello buio del desiderio
altre parole
ci sono e gesti e sensi scoperti e vivi
che a toccarli
ci vuole
tutto il
dolore che ci vuole
a toccare
il corpo antico della specie
l’occhio
fuoruscito dall’orbita
i gangli
al calor rosso del cervello
e occhi
e gangli e dolore scoperto e vivo
fossero
le parole cortocircuito tra l’infinito e il qui
ed ora
che pigro s’avanza un destino
fatto di
beltà da rigattiere
di bandiere
rosse in disuso
di bretelle
gabbani e ciberspazio
e occorrono
passioni sconce e gentili
che montino
senza pudore
dal cuore
e con lo sperma
e cuore
e sperma e senza pudore
fossero
le parole
ma anche
così,
che
bello
se tu mi parli
se mi
dici
ti amo
2. Allora s’ha
da essere crudeli
Allora s’ha
da essere crudeli
nei
giorni
dispari e nelle feste comandate
nelle
notti
di luna piena
e nei
giorni
d’azzurro levigati
quando
solo risposte s’ha da dare
risposte
pertinenti
risposte
d’elisione
semplici
affermazioni d’esistenza
risposte
per elusione e per nascondimenti
risposte
a chi ti chiama
risposte
monotone a chi t’invita
risposte
sempre e comunque
pausa due
punti e a capo
ma io avrei
altre cose da dire
che la
notte mi duole l’uccello
che la
notte parlo con i morti
che il
giorno vedo attraverso i muri delle case
che
sono
il ragazzo più cattivo del west
che
ammazzo
le mosche spezzandogli le ali
che
mordo
cavalli innocenti e rubo caffettiere
sequestro
giraffe venute in italia a vendere camicie
che mi
piaccono le mogli degli altri per esempio
e
preparo
attento agguati alle formiche
che
sogno
di ammazzare il papa
mentre
gioca a ramino con l’amante
oh
sì
che s’ha da essere crudeli
senza
guadagno
tanto
per
fare disastri
tanto
per
sfidarlo l’onnipotente
che un
giorno si ricordi di te
fra un
mondo e l’altro
e ti
riversi
addosso montagne di dolore
ché
la preghiera è una domanda senza risposta
ed io
le
voglio le risposte
ti
nichilisco,
brutto stronzo,
e ti
niferno
e ti spappolo
la
milza
ed i garetti
ma una
risposta, cazzo,
deve
pure
esserci
che
non
sia la pioggia e il sole
e il
terremoto
risposte
traverse
risposte
senza palle
ché
sono stanco di mostrare
nella
vita
intera
quel
che
sono
e che
ci
sono
avrei altro
da dire, se lo permetti,
che
questa
specie è andata a male
che
è
crudele senza sugo
perché
tormenta solo per guadagno
è
crudele a tempo pieno
mai
che
distrugga per pura gioia
e allora
oggi facciamo saltare una montagna
perché
ci sta sulle palle
perché
è grossa
allora
oggi i francesi li distruggiamo tutti
perché
ci hanno le ostriche più buone
ci
hanno
l’erre moscia che è un fastidio immenso
perché
si è cattivi anche di più
quando
si fanno progetti di salvezza
e di
magnifiche
sorti e progressive
perché
si è paraculi e lo si tace
perché
non c’è teoria e non c’è idea
se non
il gusto di veder l’altro che soffre
e
allora
siamo crudeli così
per
scapataggine
senza
morali
senza scritture indegne
perché
la scrittura la pelle e le palle ci toglie
e i
sentimenti
e
svuotati
ci lascia come mummie
buone
per
i musei e per i premi
per le
previsioni del tempo
e per
la
cabala
gli assassini
sono
i più
gentili in ogni luogo
sai
e i più
indifesi fra gli animali
quelli
che hanno torto sempre
gli attori
più eccessivi
e meno
pagati dopotutto
del pari,
amore, i poeti
pervengono
al caos dei sentimenti
in maniera
del tutto neutrale