VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
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Direttore: Emilio Piccolo


Sans passion il n'y a pas d'art

Eidola
Sonora
A cura di Emilio Piccolo


Pietro P. Daniele - Emilio Piccolo
Partire è il problema

   
 
  Partire è il problema
  muoversi
  spostare il peso del corpo
  decidere fra le infinite direzioni del tempo
  problemi di balistica e di fisica
  di arresti e inerzia
  così che dirti
  senza di te, amore, non posso
  vivere e morire
  o anche
  scusa, amore, se non ti parlo
  con lingua dolce come sempre
  è come concerdersi una pausa
  sforzarsi di dimenticare
  che partire è il problema
  fisico dopotutto e matematico
  problema dalle infinite soluzioni
  che esige tempi e spazi precisi
  non importa se minimi o infiniti
  dove confessarsi una volta per tutte
  che oh sì avevo un cuore un giorno
  con un buco e nel buco il sangue che impazziva
  e nel sangue la memoria delle gallerie
  del vento e degli dei
  così che dirti
  scusami amore
  se qualche volta sono rigido e impacciato
  non può d’un colpo cancellare
  che il problema è sempre quello
  il peso del corpo e delle mani
  di valicare porti e fiumi
  o tracciare linee di gesso per le terre
  e spruzzare orine ed escrementi
  sui territori ancora tuoi
  per poco ancora per poco
  ché a cinquantanni
  li conti i tempi e sono pesanti
  tempi di quercia e di ulivo
  ché i corbezzoli e le rose e i frassini
  e i pioppi verticali dell’infanzia corta e leggera
  non ti restituiscono la leggerezza
  l’insostenibile leggerezza dei mondi senza peso
  che girano senza sforzo su un perno
  da una banda e dall’altra del pianeta
  alla réfola veloce di un vento qualsiasi
  in un mese qualsiasi
  perché insomma partire è il problema
  e vivere ogni giorno
  e tutti i giorni che il corpo ha un peso
  fatto di mani e piedi e denti e lingua e saliva
  oggetti estesi e pesanti e pensanti
  perché anche le idee, amore, hanno un peso
  feroce dopotutto
  se a toccarle
  diventano rimorsi e morsi
  sono vita che s’annoda e riannoda
  come nodi marinai
  anche se lievi ci sentiamo
  e felice spira la brezza
  sul volto tuo e su quello mio
  sulle distese del mare
  sotto il cielo curvo all’orizzonte che non finisce mai
  mentre, dopotutto, questa è la vita che viviamo
  perché dopotutto e non ostante tutto
  il problema semplicemente è partire
  muoversi
  spostare il corpo da un capo all’altro del tempo
  problemi di balistica
  e nient’altro

  Lettura di Enzo Salomone e Ottavio Costa
  da Les arrangements, Dedalus, 1998


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